strisce bianche sono nuvole che si scostano cirri di cui si legge ben poco s.m.
strisce bianche sono nuvole che si scostano cirri di cui si legge ben poco s.m.
ai rami le foglie alla parola il nodo niente cede l’azzurro sia con te a tenerci s.m.
il mio nulla non bastava ci doveva essere altro. una civiltà di rame? un concetto di spazio? un santo padre? c’erà! non è bastata la primavera o forse sì? non lo so. s.m.
ho aperto la tua bocca a oriente remato il mare con i pesci ho steso le braccia alle pianure aperto varchi alle cime ho acceso legna al tuo freddo ho raccolto prati adulato l’aria maledetto i ciechi e gli urlatori ho bevuto con te alla fine non all’inizio ho ingoiato l’allegria ho sparso il cielo [...]
ero là ho aspettato che accadesse poi una lunga pioggia dietro l’angolo si son chiuse le mani ho aspettato che partissi per varchi di luce contavo i tuoi passi uno a ad uno mi chiedesti quale parola? - passerà – ho aspettato che restassi ma è dura l’inversione del mare ho aspettato ho aspettato tutte [...]
siamo compartimenti stagni navi che girano senza mare isole senza incanto arbusti di voci trafitte siamo saliva che esige l’inferno s.m.
una parola, un piolo di una scala una parola, due pioli di una scala per salire verso di te s.m.
perdo perché ho un’idea perdi perché non ce l’hai perde perché non si sa se ha un’idea perdiamo perché abbiamo poche idee perdete perché avete tante idee perdono sempre gli stessi s.m.