d’accordo amore. espungiamo dal testo perle d’acqua su petali, le frange estese, le bolle della schiuma. le cose lietamente necessarie. togliamo anche l’acqua l’aria il pane. giunti all’osso buttiamo fuori la vita l’osso, l’anima, per credere alla tua tabula che mai avrà l’icona, l’idolo, la cara calamita? bartolo cattafi
inceppati i congegni delle gambe interrotta la corsa non scorrono più le ossa nei loro lubrichi incastri butti via il messaggio – putrido fin dal nascere ti corrompono le mani – lieto libero lieve seduto sul ciglio della strada vedrai domani correre strumenti d’abominio la tua ombra che torna chi porta ciò che deve restare [...]
un pezzo d’acqua cangiante rilucente che non sai come prendere come mettere in uno spazio aperto con spessore altezza permanente della fronte esempio di freschezza monito cristallino a sé medesima uguale posata si diffonde liscia lenta soave smemorata che non potrà più alzarsi in onda bartolo cattafi