soli.2015©salvatoremarrazzo
la primavera giace deserta,
scuro come velluto il fossato
si snoda al mio fianco
senza immagini riflesse.
soli a splendere
sono dei fiori giali.
mi porta la mia ombra,
come la sua nera custodia
un violino.
la sola cosa che voglio dire
brilla fuori dalla mia portata
come l’argento
del banco dei pegni.
tomas tranströmer
onde.2015©salvatoremarrazzo
anche se è tardi, è notte,
e tu non puoi.
canta come se nulla fosse.
nulla è.
a.pizarnik
2014©salvatoremarrazzo
come su foglio
accartocciato
che si liscia
resta il
segno
crepa
a colarci
l’inchiostro.
(noi ci imbeviamo
d’infiniti spigoli.)
elisa biagini
senza titolo.2015©salvatoremarrazzo
blu,
sprofondato nella sua luce,
blu, rabbuiato dall’ombra
dell’erba dei sogni.
occhio e sguardo sono per te
iscritti nel blu
e mai nessuno vedrà la bocca
anche se si fermasse,
entrasse in molti nomi.
se sfuggisse di tanto in tanto
dal sonno
per formarti di nuovo, come pane.
ci sarebbe dolore
nel silenzio della risposta
e il respiro estremo della notte
che chiama il veggente.
mariella mehr
mani di albero.2014©salvatoremarrazzo
<<hai mangiato?>>
<<hai dormito?>>
<<la cacca?>>
<<vuoi un sorso d’acqua?>>
<<sei quattr’ossi>>
<<senti chi parla!>>
essere asini.
la misura esatta è l’infinito.
e il tintinnio delle cose.
qui.
chandra livia candiani
bosco.2014©salvatoremarrazzo
il male che non si ripara
il male che orienta
e scuce
è uscito
all’aperto
vestito leggero
sotto i colpi feroci
della bella stagione.
fammi il male
degli animali.
fammi la primavera.
chandra livia candiani
luce/notte.2014©salvatoremarrazzo
il gufo a mezzogiorno
strizza gli occhi.
non vedo nulla!
aspetta,
la tua notte arriverà presto.
ko un
giardino.2014©salvatoremarrazzo
ineluttabile amore,
sei peggio del vino nero,
dove mi porti la mente?
quando avrò pace alfine ai tuoi balconi,
piovosi di lunghi capelli,
in una notte di serenate?
oh dammi l’impervia mela
che alleva un vento guerriero
su un ramo d’oro, in un orto
dov’è vietato guardare.
g.bufalino
palma. 2014©salvatoremarrazzo
non date retta al re,
non date retta a me.
chi v’inganna
si fa sempre più alto di una spanna,
mette sempre un berretto,
incede eretto
con tante medaglie sul petto.
non date retta al saggio
al maestro del villaggio
al maestro della città,
a chi vi dice che sa.
sbagliate soltanto voi
come i cavalli, come i buoi,
come gli uccelli, i pesci, i serpenti
che non hanno monumenti
e non sanno mai la storia.
chi vive è senza gloria.
alfonso gatto
pine.2014©salvatoremarrazzo
nel guscio dei tuoi occhi
sverna una stella dura, una gemma eterna.
ma la tua voce è un mare che si calma
a una foce di antiche conchiglie,
dove s’infiorano mani e la palma
nel cielo si meraviglia.
sei anche un’erba, un’arancia, una nuvola…
t’amo come un paese.
g.bufalino