ci siamo, la lunga salita
sta per finire.
tra poco riusciremo ad affacciarci
in cima,
in cima all’altopiano dell’estate.
fa ancora freddo, piove, tira vento,
ma già qualche ragazza va ammainando i vestiti,
per splendere,
asta nuda della sua nudità.
ma già le notti tradiscono il profumo.
ma già si intravede la vetta, la bellezza
come promessa di felicità.
valerio magrelli
acqua.2017©salvatoremarrazzo
d’aprile
l’aria si fa appena calda.
pare una guancia.
valerio magrelli
untitled.2017©salvatoremarrazzo
l’ape ciliegia è sul melo
in fiore, mi son scavata una strada all’inferno
da me. ronza l’ape ronzante;
mai cercò dio, né lo trovò.
amelia rosselli
natura.2017©salvatore marrazzo
una natura come questa
non era stata pensata,
ma c’era sempre stata,
complessa, prima non immaginata,
ora è stata inventata,
c’è.
cesare viviani
canneto.2017©salvatore marrazzo
ecco che ci trasporta il tempo
come il Licenza ingrossato quell’inverno
travolse il soggetto con l’ampio salice
e la bella conca d’acque tranquillo verdi,
lui che era così mite.
così ci trasporta il tempo
dividendoci a pezzetti
come tronchi separati a grande distanza dai flutti,
ma poi non uno se ne perde.
così smembrati galleggiamo nella corrente
e ci lasciamo trascinare
perché altro non si può fare.
guardiamo le rive scorrere,
le canne che resistono
i fiori ricoperti d’acqua ma ancora intatti, ancora vivi,
come insetti nell’ambra.
claudio damiani
untitled.2016©salvatore marrazzo
non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
ho tanta
stanchezza
sulle spalle
lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
qui
non si sente
altro
che il caldo buono
sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare.
g. ungaretti
untitled.2016©salvatore marrazzo
la voce del poeta è unica e irripetibile
essendo l’eco del suono di una corda tesa
al massimo che si spezza sull’arpa dell’anima.
è la corda dorata di un raggio di sole.
bella e triste contemporaneamente.
josip osti
essenza.2016©salvatoremarrazzo
la vicenda più strana
è quella che si svolge
tra un corpo morto e chi lo ama,
lo prega, lo adora.
i ricordi, i rimpianti, le colpe,
la nuova libertà.
davanti alla tomba un amore
che nessuno può capire.
viene da pensare a chi ama la montagna,
a chi affronta la roccia
cesare viviani
l'azzurro©salvatoremarrazzo
ai rami
le foglie
alla parola
il nodo
niente cede
l’azzurro
sia con te
a tenerci
s.m.
mariagraziacalandrone.2015©salvatoremarrazzo
mentre mi abbandonavi
la volpe
faceva la sua tana
nel calco della bella testa pensante
sul cuscino
immobile
un odore selvatico di bestia
si mescolava
all’odore domestico dei tuoi capelli
una forma fulva
inaddomesticabile nidificava
nel nero assoluto dei tuoi capelli
addomesticami
dicevi
addomesticami
mentre mi abbandonavi
la bestia abbandonava il suo peso invernale
dov’è colato il miele
dell’ultimo bacio
intorno, tutto il giardino
si rinnovava
e gli uccelli beccavano i frutti in abbandono
eccomi. sono tornata
in luogo della bestia
per tenere pulita la casa
della gioia
maria grazia calandrone