senzatitolo.2019©salvatoremarrazzo
le mani afferrano il vuoto
oltre la porta di casa
le radici sono spezzate
il respiro ha il sapore degli addii.
ho paura perfino di guardare
nelle stanze dove si è perso il cuore.
l’enigma di un piano inclinato
è un grido perduto nel vento.
sono andati via davvero
qui non c’è più nulla da stringere.
nicola vacca
nuvole.2019©salvatoremarrazzo
strisce
bianche
sono
nuvole
che si
scostano
cirri
di cui
si legge
ben poco
s.m.
senza titolo.2019©salvatoremarrazzo
è così
il sole
quando mi alzo.
usurpato
s.m.
campo.2018©salvatoremarrazzo
quand’ero ancora ragazzo
ho provato più volte di seguito
a colpire qualcosa con un sasso
o a saltare più scalini possibili
prima che dietro di me
si chiudesse la porta del condominio
quello che stavo facendo
era un gioco subconscio
che mi permetteva
di non annoiarmi
con me stesso
e di pensare a ciò che era invisibile
cosa mi sarebbe piaciuto vedere
non era mai espresso
in modo inequivocabile – anche se
alcuni si ostinavano a dire che era nascosto
proprio in quel prendere la mira
e in quel saltare
primoz cucnik
biancomuro.2018©salvatoremarrazzo
“in caso di
pioggia” “si vende
pane caldo”. cielo
azzurro sorriso
di dove sei
albero d’agrume
dopo l’altro.
campale,
sostanziale, film
del non senso.
senso, filo, non.
apre isole di un
occhio scopre le
sue carte,
alcune. in
silenzio scorre la
campagna della
strada l’altro dei
suoi occhi si
frappone tu mi
presti il
baluginare verbo
del tuo nuovo
giampaolo de pietro
senza titolo.2018©salvatoremarrazzo
puoi sentirti
animale ferito? e
animale ferito
puoi sentirti uomo?
un cervo, pensiero
o un cane che incontri,
zoppicanti entrambi e
tu ferito a pena
giampaolo de pietro
luoghi.2018©salvatoremarrazzo
quando il silenzio
ha una sola voce
allora ci sei dentro
nicola manicardi
senza titolo. 2018©salvatoremarrazzo
né segreto né patto.
né muta sottomissione
né profezia. ascolto come arriva
la fiumana delle parole.
riunisco le vittime. abbraccio
i cadaveri
e con essi incendio
questa pira comune dell’oblio.
ada salas
senza titolo.2018©salvatoremarrazzo
disponemmo il collo come chi guarda
gli uccelli. un filo discese
proprio
verso
il papavero d’amore che avevamo
bevuto. non chiudemmo
gli occhi
tu
sfiorasti
la mia ferita fino all’aurora.
ada salas
fiume.2018©salvatoremarrazzo
un uomo guarda un fiume.
è una bella immagine
soprattutto,
se evitiamo di precisare
che l’uomo è cieco
e il fiume è secco.
ma anche così
aggiunto il dettaglio,
l’immagine è bella
o, forse,
ancora
più bella
guadagna con quel che perde.
così è la poesia
così è la vita
j.v. piqueras