con un deserto di parole in bocca
mostriamo i denti
in una smorfia di rancore.
straparliamo di chiacchiere
noi moriamo
nicola vacca
con un deserto di parole in bocca
mostriamo i denti
in una smorfia di rancore.
straparliamo di chiacchiere
noi moriamo
nicola vacca
che a nulla porti il nulla è già qualcosa
e la smettano di non dire il non dicibile
anche se lo ammetto è già qualcosa
che vengano vengano meno siori!
vengano e vadano per il nulla o
al diavolo un cenno sarà sufficiente
un nonnulla del capo al limite in limine
faremo un altro cenno a capo
maria grazia insinga
tagliate questa testa via gli occhi stanno lì
le voci sono lì e non riesco a prenderle
attaccatela
ai rami
di un albero
per i capelli
la testa di tutte le voci in giù
tagliate la testa anche a loro l’altra è lì
maria grazia insinga
una è nera l’altra bianca chi l’una
chi l’altra uguali dunque diverse
in braccio l’una all’altra sul delta
puntella ogni sonno alla rovescia
l’altra all’una e l’una all’altra
maria grazia insinga
il cane non
spreca parole –
nostra
associazione
fumosa – abbaia a
malincuore, per
ruolo noi
crediamo, alla
postina
al volantino pubblicitario
forse che lui è
contrario a tutto
quello spreco di
carta – e mai
una lettera per me
e lui?
giampaolo de pietro
quella nuvola ha
il profilo liscio di
balena, si sta
assottigliando.
ce n’è un’altra
più rapace ha ali
divise. abbonato
al programma
delle nuvole, per
il cane la porta
che si apre è
la scena madre.
giampaolo de pietro
apriti il mondo intorno
assumi la curvatura della polena
anticipa il vento che arriva
arriva anche tu dal futuro
a costo di fendere il ghiaccio
attorno alla tua vita
anima della prua
anima della schiuma
valerio magrelli