landscape.2014©salvatoremarrazzo
tu unica, tu viva, tu acqua
e aria del mio vivere
e veemente complice di morte;
tu mio pugno e stendardo
contro le scure procedure della sorte;
tu mio grano, mio grembo, mio sonno,
fuoco d’inverno che sventi l’obliqua
nube di notte dove abita l’orsa;
tu unica e viva, tu canto
di grave organo e grido
di lenta carne e fiore e cibo, mia roccia
di paragone e tiepida
tana, mia donna, mia donna, tu unica,
tu viva…
gesualdo bufalino
untitled.2014©salvatoremarrazzo
ho visto il sole dentro una pozzanghera,
e ricordo di quanto calava
dentro lo scavo della fognatura.
s’infilava nel fondo, nel cunicolo,
a scaldare la schiena al manovale.
l’ho visto carezzare orbite ai ciechi,
lisciare il bianco ai vecchi,
disinfettare l’ombra ai marciapiedi,
illuminare il nero delle vedove,
stare coi prigionieri all’ora d’aria,
sfondare il tetto di nuvole e di pioggia
e fare un tuffo nell’arcobaleno,
sole, compagno anarchico del mondo,
luce del giorno in corso e non dell’avvenire.
erri de luca
cross.2014©salvatoremarrazzo
non c’è verso
che cambi il mondo
se non sappiamo leggere
nelle parole dei poeti
le verità sanguinanti degli eretici.
non c’è verso
che gli uomini possano leggere parole
se nessun poeta le ha mai scritte.
non c’è verso
che tu mi ami
se non cambiamo per sempre
il tempo e lo spazio destinato alle parole
dalle righe di questa pagina.
enzo ragone
fly over.2014©salvatoremarrazzo
hai il coraggio
di aprire gli occhi
e guardarti intorno?
certo, sei qui,
qui in questo mondo,
il mondo così come
lo vedi, le cose qui
sono così.
così?
sì, proprio così,
non altrimenti.
quanto hai dormito?
olav h.hauge
hill.2014©salvatoremarrazzo
una parola,
un piolo di una scala
una parola,
due pioli di una scala
per salire
verso
di te
s.m.
trunk.2014©salvatoremarrazzo
un eterno
mi ha condotta
in un sogno appannato
portava un verde una linfa
a darmi da bere. c’è un respiro
immobile, un battito così rado
da nascondere il ritmo
c’è sempre un ritorno quando cado
e scompaio. c’è un odore. un darsi
fuori e poi giù. io sono
l’estremo la parte più esposta
la voce sono la danza.
dove si chiede un’ala
per uscire dal fisso del tronco
io nasco.
mariangela gualtieri
il mare.2014©salvatoremarrazzo
questo era il mare.
la gravità stessa,
immensa e grigia.
ma simile all’anima
che in momenti di solitudine
apre all’improvviso
fluttuanti riflesse visioni
di enigmatici abissi-
così anche il mare
in un’azzurra ora del mattino
può aprirsi
al cielo e alla solitudine.
guarda, scintilla il mare,
anch’io ho stelle
e abissi azzurri.
olav h.huge
mare#2013©salvatoremarrazzo
in quale oceano in quale notte
la sto perdendo
chiesi al delfino
disse il delfino:
nell’acqua nera
dove quello che unisce separa
dove il silenzio è un boato
dove sei perso anche tu
michele mari
stelle.2013©salvatoremarrazzo
getta via la tua oscurità e sarai ricco.
come una sera dopo la neve.
il campo è ricco, e la brughiera,
ovunque aghi di pino,
e le case sono ricche, sicure
per la vita e il calore.
la terra addormentata conosce
il proprio splendore.
le sopracciglia brinate del cielo
sono piene di stelle.
olav h.hauge
neve.2013©salvatoremarrazzo
di luce in luce vengo verso te,
e la luce si fa sempre più chiara.
poso la testa sopra i tuoi ginocchi…
sto bene… ce la faccio, anima cara…
guarda! il cielo è sereno… è tutta luce
la neve sulle cime dello schiara!
patrizia valduga