le mani afferrano il vuoto
oltre la porta di casa
le radici sono spezzate
il respiro ha il sapore degli addii.
ho paura perfino di guardare
nelle stanze dove si è perso il cuore.
l’enigma di un piano inclinato
è un grido perduto nel vento.
sono andati via davvero
qui non c’è più nulla da stringere.
nicola vacca