sgravato per un po’ dal peso, un ligneo laocoonte
mette le spalle sotto l’immensa nube. raffiche taglienti
dal promontorio. urlando, la voce si sforza
di trattenere le parole nei confini del senso.
torrenti di pioggia: corde ritorte sferzano i monti
come clavicole ai bagni turchi.
dietro avanzi di colonne il medinverraneo
si muove – salata lingua dietro i denti rotti.
il cuore inselvatichito continua a battere per due.
in alto mare i pesci che non pigliano i dormienti.
sta immobile il domani dopo l’oggi
come dopo il soggetto il predicato.
iosif brodskij