un eterno
mi ha condotta
in un sogno appannato
portava un verde una linfa
a darmi da bere. c’è un respiro
immobile, un battito così rado
da nascondere il ritmo
c’è sempre un ritorno quando cado
e scompaio. c’è un odore. un darsi
fuori e poi giù. io sono
l’estremo la parte più esposta
la voce sono la danza.
dove si chiede un’ala
per uscire dal fisso del tronco
io nasco.
mariangela gualtieri