… ed ecco l’alba, come un piccolo scatto pieno di
progresso, ecco che il sole rimette ordine e l’oceano
ritorna nella sua arteria di terra.
in quella luce che non sembra essere nata per gli
uomini lei si alza, come nel compimento di un dovere -
come dopo la tremenda macchinazione di un’estasi.
con una voce acquatica chiamo i nomi dei morti disamati
e li conduco all’oro zecchino del disco solare.
capisco cose come: l’infinito non lo si può capire, lo si
può solo diventare.
maria grazia calandrone