volete ch’io non pianga, questa sera,
volete che la faccia resti asciutta
se guardo appollaiato a una ringhiera
la Vita dispiegarsi farabutta
nel viale principale come vera
littoria processione di distrutta
fede, di calpestata primavera
da virtù criminali a forza tutta?
luce del desiderio senza fine
è dolore del tempo in cielo d’oro -
se vincono le trame, assassine,
è perché l’amor mio non è più d’oro:
rigagnoli di sangue dalle spine
fortificano forche del dio loro
gianluca paciucci