da bambino sognavo cose
che appartenevano alla veglia
volevo portarle dentro il sogno,
allora venivano, silenziose, e si fermavano:
uccelli di legno, biglie, piccoli morbidi animali
dagli occhi di vetro dipinto
silenziosi si infilavano nella mano.
poi giungevano nel sogno strani oggetti.
volevo respingerli
e sempre ugualmente deluso
mi svegliavo con la mano vuota.
membrana di vetro, parete illusoria!
ora una farfalla sbatte le ali contro la finestra.
lars gustafsson