io detesto proferire insegnamenti, comandi, divieti.
soprattutto in arte.
ho l’impressione e la coscienza tragica
che in un’epoca come questa d’incubo,
di consumo generale santificato, della produzione
della comunicazione
della tecnica e della politica onnipotenti,
il mondo giri e girerà solo,
estraneo alla voce dell’ARTE
e perfino suo malgrado e contro di essa,
e che il potere appartiene alle POTENZE MATERIALI
nemiche dell’arte e dell’anima umana.
tadeusz kantor