erri de luca e il pubblico di salerno salutano sarajevo

erri de luca. 2011 copyright salvatore marrazzo

le città scrivono sulle facce dei cittadini, anche poco, una parola sola. per esempio su quella di vojka, sarajevo ha scritto solamente: “aspetta”. e lei ha obbedito mantenendo la sua bellezza sotto i capelli bianchi, per ordine di una città che le nega il diritto d’invecchiare. sulla tua ha voluto scrivere alla russa “zmi” (“stringi”) ed è venuto fuori il tuo sorriso. se ti avesse detto di sorridere tu l’avresti mandata al diavolo. ma la città non voleva quello da te, voleva invece i versi di uno che non si è fatto sradicare dal campo, voleva i versi di assedio, di concime per i fiori di gennaio: perché il mandorlo sei tu, izet.
tuo erri
erri de luca

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