oggi si può forse meglio capire la funzione dell’arte, specialmente figurativa, ma anche della musica e della poesia:
far ricordare dei mondi (più d’uno) terrestri o extraterrestri che furono e che perirono, che vissero e non rivivranno (o sono immaginabili viventi) ben prima di questo Anthropo d’oppressione; mondi preistorici al di là delle età geologiche classificate, visibili o non visibili, Atlantidi o Lemurie, correlati al presente umano soltanto da somiglianze o tracce. l’arte riporta a ondate delle evocabili ombre che solo apparentemente somigliano agli antenati storici cui diamo un nome. l’arte calma o dissipa il dolore perché è il regno misterioso di un passato metatemporale senza dolore, in salvo nella sua assunzione nell’Invisibile.
guido ceronetti