quest’albero e il suo stormire
cupa foresta di richiami,
di grida,
mangia il cuore oscuro della notte.
aceto e latte, il cielo e il mare,
la densa massa del firmamento,
tutto cospira a questo tremito,
che dimora nel denso cuore dell’ombra
un cuore che scoppia, un astro duro
che si sdoppia e deflagra nel cielo,
il cielo limpido che si crepa
al richiamo e al rintocco del sole,
fanno lo stesso rumore, fanno lo stesso rumore,
della notte e dell’albero al centro del vento.
antonin artaud