le visite, le vite si dileguano, la casa cede, nessun racconto la sorregge più.si scardina la pietra, si schianta la trave del tetto. oscillo ancora nella baraonda del crollo, un ultimo colpo di dondolo in mezzo alla polvere. aria mi arriva in faccia, a intervalli regolari come un respiro, si avvicina mi scompiglia i capelli, un fiato forte viene incontro al mio, lo sovrasta, lo spegne. la cataratta dei lampi si è placata, io sono un soffio sopra le macerie.
erri del luca