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erri de luca e il pubblico di salerno salutano sarajevo

le città scrivono sulle facce dei cittadini, anche poco, una parola sola. per esempio su quella di vojka, sarajevo ha scritto solamente: “aspetta”. e lei ha obbedito mantenendo la sua bellezza sotto i capelli bianchi, per ordine di una città che le nega il diritto d’invecchiare. sulla tua ha voluto scrivere alla russa “zmi” (“stringi”) [...]

ho creduto

ho creduto che fossero i tuoi passi i battiti accellerati del mio cuore… maram al-masri

al sole

al sole sul mio letto  dopo l’acqua al sole e all’enorme riflesso del sole sul mare sotto la mia finestra e ai riflessi e ai riflessi dei riflessi del sole e dei soli sul mare negli specchi dopo il bagno il caffè le idee nudo al sole sul mio letto abbarbagliato, nudo solo demente io! [...]

come un naufrago

come un naufrago incolume mi volgo e vedo, inteneriti dal passato, alle mie spalle, oceani di rare viole, di silenziose primule. è già un sogno lontano più del cielo il paesaggio di germogli azzurri che il trasparente aprile intiepidiva. il tempo è dileguato senza moto: le farfalle che volano pudiche, i fiori violenti, l’irta quiete… [...]

alla mia nazione

non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico ma nazione vivente, ma nazione europea: e cosa sei? terra di infanti, affamati, corrotti governanti impiegati di agrari, prefetti codini avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi, funzionari liberali carogne come gli zii bigotti, una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino! milioni di [...]

il tempo avvilisce

il tempo avvilisce vramente tutto, anche le rose. non entrate vi prego. dentro non trovereste che ortiche, erbe selvatiche pungenti, vecchie ossa che sembrano sassi, barattoli, vele che non volano più. così è per tutti gli uomini che non furono santi. consolatevi altrove. è vero. in fondo all’orto ho sepolto i miei cari. dietro è [...]

proporzioni

la sensibilità in proporzione alla statura. pensiamo sensibilissimo l’uomo, e poi in scala: i cani, i gatti, gli uccelli, le tartarughe, gli insetti che schiacciamo tranquillamente senza rimorso. perchè? un fungo atomico che divora una regione è una grande tragedia. alla stesso modo una metropoli di formiche, operai laboriosi, eroici soldati, cittadini esemplari, un formichiere [...]

scintillio

lo scintillio l’altra parte del cielo la terra e io. georges bataille

improvvisazioni dall’inverno caprese

ora chiudi gli occhi: in modo che ora possiamo rinserrare tutto questo così, nella nostra oscurità, nel nostro riposare, (come esseri a cui appartiene). insieme ai progetti, ai desideri, al non fatto che un giorno faremo, da qualche parte là dentro di noi, nel fondo c’è anche questo; è come una lettera che sigilliamo. lascia [...]

un vento di primavera

con questo vento destino giunge; lascia, lascia che giunga, tutto quanto urge e non sa vedere, ma che sarà nostro intimo ardore – : tutto questo. ( fai silenzio e rimani immobile, sì che possa trovarci). o il destino nostro giunge con questo vento. da qualche parte questo vento nuovo, che oscilla perchè regge l’indicibile, [...]