if i never see you again i will always carry you inside outside on my fingertips and at brain edges and in centers centers of what i am of what remains charles bukowski
if i never see you again i will always carry you inside outside on my fingertips and at brain edges and in centers centers of what i am of what remains charles bukowski
a wind has blown the rain away and blown the sky away and all leaves away, and the trees stand. i think i too have known autumn too long. e.e. cummings
non stabilirti mai fra le montagne e il mare ma corri avanti e indietro fra loro ogni giorno. avrai comunque nostalgia di un posto nell’altro e così ogni volta eviterai la morte a metà strada. h.nordbrandt
l’anno ha 16 mesi: novembre dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, sttembre, ottobre, novembre, novembre, novembre, novembre. h.nordbrandt
che cos’è questo brusio cantinelante non riesco a saziarmene non m’immedesimo mai in te fino a quando sparisco sento soddisfazione. per la tua vista splendente è una radice * che cosa c’è di mormorante e scuro nella tua fonte botto sulla schiena. la smorfia – mormora, mormora. passa una fessura nel tuo mormorio, una [...]
cammino con la tua immagine rossa davanti alla vista cammino con il tuo chiaro odore i tuoi zoccoli la tua impronta nella vista il tuo segno caldo verde cammino con quel calore nella vista una forte cucitura del tuo sguardo i forti odori le grandi corone i verdi fiumi dei cervi nobili corna imbrattate katarina [...]
the feelings that hurt most, the emotion that sting most, are those that are absurd; the longing for impossible things, precisely because they are impossible; nostalgia for what never was; the desire for what could have been; regret over not being someone else; dissatisfaction with the world’s existence. all these half-tones of the soul’s consciousness [...]
d’improvviso è alto sulle macerie il limpido stupore dell’immensità e l’uomo curvato sull’acqua sorpresa dal sole si rinviene un’ombra cullata e piana franta g.ungaretti
… ed ecco l’alba, come un piccolo scatto pieno di progresso, ecco che il sole rimette ordine e l’oceano ritorna nella sua arteria di terra. in quella luce che non sembra essere nata per gli uomini lei si alza, come nel compimento di un dovere – come dopo la tremenda macchinazione di un’estasi. con una voce acquatica [...]
e rami e alberi di navi e l’àncora. e tu in giardino dietro la statua. ghiannis ritsos