Author Archives: Salvatore

baratro

baratro amico mio scalerò al contrario le tue pareti. seguirò le ragioni in lotta con la paura. sarò il futuro che scivola. sarò finalmente il tuo contrario. enzo ragone.

precipitati in volo

precipitati in volo caduti nell’unico pianeta in cui c’è vita. dimenticati dal cielo e cacciati nell’infinito. siamo costruttori di ali, che come protesi, in sogno, attacchiamo al corpo. siamo orfani del vento. enzo ragone. poesie dell’amore migratore. avagliano editore

treviglio poesia – concorso fotografico in memoria di alda merini – foto finalista

pensiero, io non ho più parole. ma cosa sei tu in sostanza? qualcosa che lacrima a volte, e a volte dà luce. pensiero, dove hai le radici? nella mia anima folle o nel mio grembo distrutto? sei così ardito vorace, consumi ogni distanza; dimmi che io ritorca come ha già fatto orfeo guardando la sua [...]

photobiennale thessaloniki

TUESDAY 20 APRIL Imagine a new world Imola Balogh (HU), Vladimir Bazan (FR), Vincent Bitaud (FR), Alexander Boyd (UK), Sven Buschmeier (GER), Vincent Catala (FR), Ceslovas Cesnakevicius (LT), Olivier Fermariello (GE), Marina Filipovic (CR), Andreas Fragel (GE), Marcus Georg (GE), Salih Guler (TR), Daniel Halasz (HU), Erik Heinitz (GE), Alejandra De Rivas Hermosilla (SP), Quinn [...]

se dai mari lontani

se dai mari lontani ritornassi verso la mia isola di solitudine, ai tuoi piedi ridurrò in frantumi l’orologio e la bussola. e con la legna dei remi
 arderò la tua barca inumidita. e lontano dall’invidioso sguardo dei pesci, con latte caldo, laverò il tuo corpo. quando la cascata argentea della tua chioma scorrerà sulla nudità [...]

quietati

quietati erba dolce che sali nella terra, non suonare la tenera armonia delle cose viventi, mordi la tua misura perché il mio cuore è triste non può dare armonia. quietati erba verde non salire sui fossi col tuo canto di luce, oh rimani sottoterra nuda dentro il tuo seme com’io faccio e non do erba [...]

capri

giorno dopo giorno scosceso mi stai davanti al cuore, monte, rupe, luogo selvaggio di varchi negati: dio, nel quale in solitudine io salgo e cado ed erro…, giorno dopo giorno ricalpestando in cerchio le mie orme di ieri. talvolta crocevia mi afferra il vento, indicatore, mi getta là dove inizia un sentiero, o un tratturo [...]

insonnia

insonnia is running behind me and I am running to dodge it. the more I run the more I recollect and the more I recollect the more I can’t sleep. sotirios pastakas

c’è qualcosa

c’è qualcosa, ormai, che non funziona nell’uomo o è stato sempre così? forse è stato sempre così e non ci accorgiamo. l’uomo non trasmette l’esperienza nè la natura si corregge. tutto va avanti come se niente in passato fosse accaduto. ripetiamo gli stessi errori solo che non siamo gli stessi.

i critici di poesia

perchè i critici di poesia non scrivono poesia giacchè sanno tutto della poesia? sapessero, forse preferirebbero scrivere poesia che di poesia. i critici di poesia sono come i vecchi. anch’essi sanno tutto dell’amore. quello che non sanno è fare l’amore. izet sarajlic