Author Archives: Salvatore

nulla

nulla, nessuna forza può rompere una fragilità infinita. guido ceronetti

le tre parole più strane

quando pronuncio la parola Futuro, la prima sillaba già va al passato. quando pronuncio la parola Silenzio, lo distruggo quando pronuncio la parola Niente, creo qualche cosa che non entra in alcun nulla. wislawa szymborska

remembrance and beyond

“This year, we pay special tribute to the women who suffered in the Holocaust. Mothers and daughters, grandmothers, sisters and aunts, they saw their lives irrevocably changed, their families separated and their traditions shattered. Yet, despite appalling acts of discrimination, deprivation and cruelty, they consistently found ways to fight back against their persecutors. They joined [...]

acqua alpina

gioia di cantare come te, torrente; gioia di ridere sentendo nella bocca i denti bianchi come il tuo greto; gioia di essere nata soltanto in un mattino di sole tra le viole di un pascolo; d’aver scordato la notte ed il morso dei ghiacci. antonia pozzi. pasturo, 12 agosto 1933

salvatore marrazzo in “gente di fotografia”

gente_di_fotografia

sensazione

sarà d’estate, per le azzurre sere – tra le spighe che pungono, i sottili fili calpesterò dell’erba sui sentieri; i piedi ne sentiranno la frescura e la testa lascerò nuda inumidirla il vento, mentre sogna non dirò nulla, non penserò nulla. ma dall’amore infinito presa l’anima mia non avrà più confini. lontano andrò – ben [...]

il cielo delle pozze

devi cercare i passi del futuro e calpestare il cielo delle pozze. il blu di un’altra voce, l’aria pura, la perla di un dolore ben sofferto e la luce animale della gioia devi cercare la vita che ti cerca, il cielo fatto a pezzi delle pozze. juan vicente piqueras

poesie d’amore a ladyhawke

verrà la morte e avrà i miei occhi ma dentro ci troverà i tuoi michele mari

io sono un soffio sopra le macerie

le visite, le vite si dileguano, la casa cede, nessun racconto la sorregge più.si scardina la pietra, si schianta la trave del tetto. oscillo ancora nella baraonda del crollo, un ultimo colpo di dondolo in mezzo alla polvere. aria mi arriva in faccia, a intervalli regolari come un respiro, si avvicina mi scompiglia i capelli, un fiato forte [...]

quando i lupi si saziavano di vento

… visto da lontano, il nostro viandante è una macchia scura su un orizzonte dove << i lupi si saziano di vento >>, in un paesaggio di alberi spogli e di fienili vuoti. … chissà, ora, che faccia farebbe il nostro uomo se ci mettessimo al suo fianco e cercassimo di attaccare discorso chiamandolo per nome. se gli [...]