Author Archives: Salvatore

progetto di lode

tu unica, tu viva, tu acqua e aria del mio vivere e veemente complice di morte; tu mio pugno e stendardo contro le scure procedure della sorte; tu mio grano, mio grembo, mio sonno, fuoco d’inverno che sventi l’obliqua nube di notte dove abita l’orsa; tu unica e viva, tu canto di grave organo e [...]

politica del sole

ho visto il sole dentro una pozzanghera, e ricordo di quanto calava dentro lo scavo della fognatura. s’infilava nel fondo, nel cunicolo, a scaldare la schiena al manovale. l’ho visto carezzare orbite ai ciechi, lisciare il bianco ai vecchi, disinfettare l’ombra ai marciapiedi, illuminare il nero delle vedove, stare coi prigionieri all’ora d’aria, sfondare il [...]

non c’è verso

non c’è verso che cambi il mondo se non sappiamo leggere nelle parole dei poeti le verità sanguinanti degli eretici. non c’è verso che gli uomini possano leggere parole se nessun poeta le ha mai scritte. non c’è verso che tu mi ami se non cambiamo per sempre il tempo e lo spazio destinato alle [...]

quanto hai dormito?

hai il coraggio di aprire  gli occhi e guardarti intorno? certo, sei qui, qui in questo mondo, il mondo così come lo vedi, le cose qui sono così. così? sì, proprio così, non altrimenti. quanto hai dormito? olav h.hauge

una parola

una parola, un piolo di una scala una parola, due pioli di una scala per salire verso di te s.m.

foglia che parla

  un eterno mi ha condotta in un sogno appannato portava un verde una linfa a darmi da bere. c’è un respiro immobile, un battito così rado da nascondere il ritmo c’è sempre un ritorno quando cado e scompaio. c’è un odore. un darsi fuori e poi giù. io sono l’estremo la parte più esposta [...]

il mare

questo era il mare. la gravità stessa, immensa e grigia. ma simile all’anima che in momenti di solitudine apre all’improvviso fluttuanti riflesse visioni di enigmatici abissi- così anche il mare in un’azzurra ora del mattino può aprirsi al cielo e alla solitudine. guarda, scintilla il mare, anch’io ho stelle e abissi azzurri. olav h.huge

in quale oceano

in quale oceano in quale notte la sto perdendo chiesi al delfino disse il delfino: nell’acqua nera dove quello che unisce separa dove il silenzio è un boato dove sei perso anche tu michele mari

sera di neve

getta via la tua oscurità e sarai ricco. come una sera dopo la neve. il campo è ricco, e la brughiera, ovunque aghi di pino, e le case sono ricche, sicure per la vita e il calore. la terra addormentata conosce il proprio splendore. le sopracciglia brinate del cielo sono piene di stelle. olav h.hauge

di luce in luce

di luce in luce vengo verso te, e la luce si fa sempre più chiara. poso la testa sopra i tuoi ginocchi… sto bene… ce la faccio, anima cara… guarda! il cielo è sereno… è tutta luce la neve sulle cime dello schiara! patrizia valduga